NAIS GINO
Sottotenente di vascello s.p.e – osservatore dall’idrovolante.
Conseguito il diploma di capitano di lungo corso nell’Istituto nautico S. Venier di Venezia, era ammesso all’Accademia Navale di Livorno come allievo ufficiale di complemento ottenendovi la promozione ad aspirante guardiamarina nell’aprile 1932. Guardiamarina il 16 ottobre successivo, dopo aver prestato servizio sull’incrociatore Gorizia e nella squadriglia a La Maddalena veniva congedato nel 1933. Richiamato nel novembre 1935 presso il Ministero della Marina, all’inizio del 1938 otteneva di essere destinato in Spagna. Rimpatriato nel 1939 ed imbarcato sul Trieste, veniva comandato nel marzo 1940 alla Scuola di osservazione aerea di Taranto dove conseguiva nel giugno il brevetto di osservatore dall’idrovolante. Fu poi trasferito alla 170ª squadriglia idrovolanti ad Augusta.
“Tre volte decorato al valore militare, promosso per meriti di guerra, volontario di Spagna, non conobbe limiti prodigandosi sempre oltre il dovere. Ufficiale osservatore a bordo di un idrovolante da ricognizione marittima, avvistava nei pressi di Malta, al ritorno di una missione alturiera, una unità da guerra nemica. Nonostante le nette condizioni di inferiorità di mezzi e di armamento, decideva, in comunanza di pensiero e di azione col primo pilota, l’attacco con bombe antisommergibili, le sole disponibili a bordo. Sotto la furiosa caccia di due velivoli nemici passava risolutamente al contrattacco riuscendone ad abbattere uno. Già colpito nell’impari lotta, continuava con supremo sprezzo della vita a battersi, fino a che una nuova raffica lo fulminava sulla sua mitragliatrice. Così coronava fulgidamente ed eroicamente la sua vita di marinaio e di aviatore.” – Cielo di Malta, 3 luglio 1940.
Altre decorazioni al Valor Militare
Medaglia di Bronzo
“Ufficiale di collegamento con la missione navale del Corpo truppe volontarie, già distintosi nelle operazioni di Malaga, Guadalajara e Santander, partecipava alla battaglia di Aragona dimostrando grande bravura e saldo coraggio, volontariamente assolvendo rischiose missioni presso i reparti di linea e dividendo con le pattuglie di punta delle colonne celeri l’onore e il rischio delle più audaci imprese. Con la sua condotta generosa e ardita ha reso segnalati servizi, fornendo tempestivamente al comando utili ed importanti notizie sulla situazione del nemico.” Fronte di Aragona, 9 marzo-20 aprile 1938.
Medaglia di Bronzo
“Ufficiale di collegamento con la missione navale del Corpo truppe volontarie, già distintosi nelle operazioni di Malaga, Guadalajara e Santander, partecipava alla battaglia di Aragona dimostrando grande bravura e saldo coraggio, volontariamente assolvendo rischiose missioni presso i reparti di linea e dividendo con le pattuglie di punta delle colonne celeri l’onore e il rischio delle più audaci imprese. Con la sua condotta generosa e ardita ha reso segnalati servizi, fornendo tempestivamente al comando utili ed importanti notizie sulla situazione del nemico.” Fronte di Aragona, 9 marzo-20 aprile 1938.»
Trasferito in s.p.e. per meriti di guerra col grado di sottotenente di vascello (1939)
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GIOBBE GIORGIO
Capitano di corvetta s.p.e. M.M.
Uscito guardiamarina dall’Accademia Navale di Livorno nel luglio 1927, partecipò nel 1936 come tenente di vascello alla campagna per la conquista dell’Etiopia e successivamente alle operazioni militari in Spagna. Promosso capitano di corvetta nel marzo 1939, prendeva parte alle operazioni di sbarco in Albania distinguendosi al comando della torpediniera Lince. All’inizio della seconda guerra mondiale, imbarcato quale comandante militare su una nave trasporto destinata ai rifornimenti delle isole dell’Egeo, portava a termine due rischiose missioni di particolare importanza. Dal marzo 1941 passava volontario alla 1^ flottiglia M.A.S. (Motoscafo Armato Silurante) a La Spezia dove si dedicò con entusiasmo allo sviluppo dei nuovi mezzi di assalto.
“Volontario nelle forze d’assalto della Regia Marina, dedicava con vibrante entusiasmo e fede ardente tutte le sue energie al servizio e al potenziamento di speciali mezzi d’offesa, con i quali era impaziente di superare le gesta già compiute nelle operazioni di Spagna ed Albania e nel presente conflitto. Al comando di una formazione destinata al forzamento di una munitissima base nemica, dopo aver atteso ad immediato contatto delle difese avversarie il momento favorevole dell’azione, lanciava, con cuore teso alla meta, attraverso il varco aperto negli sbarramenti, sotto la violentissima reazione di fuoco del nemico, i suoi mezzi di assalto, la cui potenza distruttrice si abbatteva inesorabile e precisa sulle unità nemiche. Falciato sulla via del ritorno da raffiche di mitragliere di aerei nemici, suggellava con la morte il coronamento dell’epica impresa, già consegnata, con l’aureola della gloria, ai fasti della Patria.” – Acque di Malta, 26 luglio 1941.
Altre decorazioni al Valor Militare
Medaglia di Bronzo
«Comandante della torpediniera Lince ha manovrato la propria unità con sereno sprezzo del pericolo sotto il nutrito fuoco avversario, portando efficacemente contributo all’azione. Durazzo, 7 aprile 1939.»
Medaglia d’Argento
“Comandante militare di una nave da trasporto destinata ai rifornimenti di una base d’oltremare, ha compiuto due operazioni particolarmente importanti, nell’una affrontando i rischi derivanti dalla deficienza di notizie sulla sorveglianza esercitata dal nemico e sui suoi movimenti, nella seconda operando con piroscafo da carico di considerevole mole e limitata velocità. Portava felicemente a termine le missioni dimostrando prontezza di decisione, perizia marinaresca e ferma volontà nell’assolvere il difficile compito.” Egeo, gennaio 1941.