III Congresso 1928 Atti La Sezione di Roma agli Azzurri della Sezione di Torino

  

 

  Il Presidente della Sezione di Roma

LA SEZIONE DI ROMA AGLI AZZURRI DELLA SEZIONE TORINESE

Camerati,

Agli Azzurri torinesi, nel giorno in cui l’Istituto aduna il primo Congresso Nazionale dopo la sua costituzione in Ente Morale, la Sezione di Roma invia l’espressione della sua fraterna solidarietà.

Nella grande opera di Risorgimento nazionale Torino e Roma segnarono il primo impeto e la meta suprema: e Roma guardando a Torino con memore riconoscenza saluta nella operosa città la culla della Dinastia che attraverso secoli di dura oppressione, tenne acceso in Italia il fuoco sacro della religione della Patria.

In quest’anno in cui Torino ricorda ed esalta il Principe dalla mente eletta e dall’animo indomito che visse ed operò pel suo popolo e nel popolo creò la fortuna della Patria e della Dinastia, l’Istituto del Nastro Azzurro può ben scrivere sulla propria bandiera l’insegna della sua stirpe invitta «Pax in virtute tua».

Sotto questa insegna, il grande figlio di Emanuele Filiberto faceva risuonare nel patriottico Piemonte il grido di Giulio II, fino allora rimasto senza eco,

e il primo potente appello della concordia agli Italiani per la riconquista della libertà e della indipendenza. Allora sotto questa insegna, il poeta poteva gridare all’Italia «Ardisci e Spera».

Con questo spirito i Principi di Savoia, da Emanuele in poi, vollero ed ebbero tutti i sudditi soldati per difendere la libertà e la dignità della Patria; con questo spirito restaurarono il sentimento nazionale, esaltarono la passione dell’indipendenza, recarono alla più alta espressione la fierezza di un piccolo popolo fin da quando Carlo Emanuele I poteva dire: « queste mie armi piemontesi sono salvaguardia delle italiche contrade; nè qui solo sto; ma tutta Italia è con me ».

E tutta Italia fu col Piemonte quando un altro Principe dell’Augusta Casa, raccogliendo il grido di dolore che si elevava dalle Alpi alla Sicilia snudava la spada per la conquista dell’unità e dell’indipendenza nazionale: tutta Italia fu con la Dinastia di Savoia, quando Vittorio Emanuele III, accogliendo nella Sua anima la voce dei grandi Avi, affrontava la prova suprema per restituire alla Patria i confini che Dio aveva segnati.

Fiero della Vittoria delle Sue armi, il popolo italiano può ripetere oggi con orgoglio il motto fatidico «Pax in virtute tua»; può ripeterlo con sicura fede poichè il voto dei secoli venne compiuto in quest’ora superba di rinnovellata giovinezza, in cui sotto la guida sicura di una grande mente e di un grande cuore, matura nella più rigida disciplina e nelle opere feconde del lavoro i destini dell’avvenire.

E noi, che come voi, nel tormento della guerra e alla scuola della trincea apprendemmo a prezzo di sangue quanto costi di sacrifici la Patria, salutiamo i Camerati raccolti a Congresso in cotesta insigne città con la parola del grande Capitano. In essa vediamo oggi riassunti il programma e la vita del nostro Istituto.

Questa parola dice al popolo italiano come i reduci dalla trincea e dalle perigliose audace del Cielo e del Mare, e specialmente quelli che della guerra sentirono i maggiori spasimi e i più alti entusiasmi, vogliono che la Patria raccolga e conservi nella pace serena i frutti della Vittoria : li conservi per le virili virtù dei suoi figli, vigili sempre contro ogni insidia che attenti alla sicurezza ed alla dignità nazionale, pronti a respingere qualsiasi temeraria offesa al nostro diritto. Questo ammonimento sia impresso nel cuore di ogni italiano, sia sopra tutto impresso a caratteri indelebili nell’animo delle nuove generazioni. Esso rifulge nei propositi degli uomini che la Provvidenza ha chiamato a reggere i destini della Patria, a risollevarla alla antica grandezza e alla antica gloria. Sia dunque oggi pel Nastro Azzurro la parola d’ordine di tutte le trincee d’Italia.

Con questi sentimenti inviamo da Roma il nostro memore e cordiale saluto ai Camerati Torinesi.

Il Consiglio DIRETTIVO  della Sez. di Roma.

(a cura di Chiara Mastrantonio)