ALLE TOMBE DEI RE SABAUDI E AL PARCO DELLA RIMEMBRANZA
A SUPERGA (19 SETTEMBRE)
Con automobili messe gentilmente a disposizione dal Municipio di Torino, gli Azzurri partono alle 14 da Piazza Vittorio Veneto per recarsi al Parco della Rimembranza ove sono ad attenderli il Prefetto S. E. Maggioni e il Direttorio del Nastro Azzurro al completo. Dopo aver deposto una corona di bronzo sul monumento della Vittoria — insigne opera d’arte dello Scultore Rubino — i congressisti sostano in un minuto di raccoglimento innanzi all’ Ara dei Caduti.
Con le stesse automobili si prosegue per la stazione della funicolare che conduce alla Basilica di Superga, ove si giunge alle 16. Anche qui sono presenti il Prefetto di Torino e il Direttorio del Nastro Azzurro, ricevuti dal Prefetto della Basilica Monsignor Bosio, il quale offre un vermouth d’onore agli ospiti. Monsignor Bosio fa da guida nella visita alla Basilica — meravigliosa opera settecentesca dell’Architetto siciliano Juvara, eretta per voto di Vittorio Amedeo II° dopo la liberazione di Torino nel 1706. Nei sotterranei, ove sono le tombe dei Re Sabaudi, i congressisti portano una corona di bronzo alla tomba di Re Carlo Alberto.
I presenti sono compenetrati dell’austerità della cerimonia e della suggestività del luogo. Dinanzi alle tombe dei Re Sabaudi risorgono le figure eroiche dei Principi guerrieri che dalle crociate continuarono tutta un’epopea di epiche gesta culminate nell’unita della Patria e nell’apoteosi della Vittoria. L’omaggio degli Azzurri al «Re Magnanimo» assume uno speciale significato di venerazione e di riconoscenza per il fondatore della medaglia al valor militare istituita con R. Viglietto 26 marzo 1833 che ci piace qui riprodurre:
REGIO VIGLIETTO
col quale Sua Maestà istituisce un nuovo distintivo d’onore che consiste in una Medaglia coniata in Oro od in Argento, onde premiare, secondo i casi, le azioni di segnalato Valore Militare.
CARLO ALBERTO
PER GRAZIA DI DIO
RE DI SARDEGNA, DI CIPRO E DI GERUSALEMME.
DUCA DI SAVOIA, GENOVA, ecc.;
PRINCIPE DI PIEMONTE, ecc. ecc.
Molte non meno che ben distinte, e spesso importantissime per |’ Armata e per lo Stato essere potendo le azioni di vero e segnalato valore, che per la severità dei paragrafi 6 e 7 degli Statuti dell’Ordine Militare di Savoia, dalla saviezza del Re Vittorio Emanuele, di gloriosa memoria, creato con Patenti delli 14 agosto 1815, non potrebbero dar diritto all’ acquisto delle decorazioni ivi stabilite; e volendo Noi ben anzi che tutti li tratti di vero militare coraggio, che veramente meritare lo puonno, vadano nelle nostre Armate sì di terra, che di mare, premiati, e contraddistinti con pubblico contrassegno, che appunto perché d’onore nomato, ben a ragione l’oggetto precipuo forma di chi al mestiere dell’armi dedito, tutto di onore si pasce e vive; nell’ ardente desiderio che abbiamo, che un sì nobile sentimento, padre felice ognora delle più generose azioni, sempre più abbondanti emetta li germogli suoi dalle profonde radici, che fitte tenne mai sempre nelle Piemontesi Armate, ci siamo disposti a determinare quanto segue:
I°. — E’ creato un distintivo d’onore consistente in una Medaglia coniata in Oro, od in Argento, colla quale a seconda dei casi saranno coll’ una o coll’altra premiate le azioni di segnalato valore che avranno luogo nelle nostre Armate.
( a cura di chiara Mastrantonio)