I primi di luglio rappresentano per la piccola comunità massese un appuntamento di grande commozione, viene, infatti, ricordato il sacrificio di un nostro concittadino illustre, caduto a Mogadiscio il 2 luglio 1993 nel corso del tristemente famoso scontro del Check Point “Pasta” , considerata la più rilevante battaglia, seppur inserita in una operazione di pace, che ha coinvolto il nostro esercito dalla II Guerra mondiale in poi.
Questo ragazzo, il termine non è casuale, nel pieno dispiegamento delle sue altissime capacità operative, come Paracadutista incursore, è andato scientemente ad affrontare a viso aperto un pericolo mortale, una postazione di mitragliatrice nemica che faceva fuoco sui commilitoni, ben sapendo a cosa andasse incontro e rievocando gli eroici gesti dei suoi “nonni” Arditi nel corso del primo conflitto mondiale.
La motivazione della MOVM è chiarissima, nel descrivere seppur nel linguaggio inevitabilmente formale, quanto accaduto: “non esitava ad affrontare d’iniziativa e con lucida determinazione una postazione di mitragliatrice che sparava su una colonna di mezzi italiani. Incurante della propria incolumità si portava a distanza di assalto con grande coraggio e spiccata perizia operativa, neutralizzava una coppia di tiratori che gli sbarrava la strada, e durante l’ultimo sbalzo, veniva colpito da una raffica al petto”
Non possiamo sapere cosa pensasse il “nostro” Stefan nel momento in cui, sotto il fortissimo fuoco nemico si lanciava all’assalto per garantire sicurezza ai suoi commilitoni, ma è possibile credere che avesse in mente la necessità di neutralizzare una minaccia gravissima e che tutto il resto sia passato in secondo piano, anche la sua stessa vita; sta di fatto che è riuscito nell’intento, ha eliminato il pericolo per i suoi e ha raggiunto l’obiettivo.
Questo è il punto più alto, a parere di chi scrive, che molto spesso raggiunge il Militare: accantonare le remore ed i pensieri personali per compiere il proprio dovere, costi quel che costi.
Riposa nella cappella di famiglia nel cimitero massese di Mirteto, l’eroe di guerra Stafano Paolicchi e chi scrive, andando a visitare i suoi cari colà tumulati, non manca mai di salutarlo militarmente sull’attenti, frequentemente attirando l’attenzione dei passanti, non consci di avere un Eroe così vicino.
Ten. CC Paolo Chianese
Commissario Fed. Massa Carrara