Montenero (Livorno) 19 aprile

  

In una plumbea e fredda mattinata primaverile, che per il clima ricordava più una giornata di novembre che di aprile ieri, domenica 19, Montenero anziché con le campane si è svegliata con gli squilli di tromba della fanfara dei bersaglieri in congedo, giunta da Cecina per commemorare, nel centenario della Prima Guerra mondiale, i Caduti toscani. Organizzata dalle presidenze regionali dell’Istituto del Nastro Azzurro e dell’Associazione Nazionale Bersaglieri, la celebrazione ha ricordato i quarantacinquemila Caduti della nostra regione, alla presenza del Labaro Nazionale e di quelli di tutte le Federazioni Provinciali toscane, scortate dai rispettivi Presidenti, dei Medaglieri dell’ANB, e dei gonfaloni delle Regione Toscana, della Provincia di Arezzo e delle Città di Arezzo e Livorno province. Al termine della cerimonia, svoltasi sul piazzale antistante il Sagrato, alla presenza di autorità civili, militari, oltre a tanti pellegrini sorpresi dalla presenza dei cappelli piumati e di tanti labari,  la commemorazione è proseguita all’interno del Santuario con la celebrazione della S. Messa in ricordo dei Caduti toscani, ma indirettamente per  tutti i Caduti di quella che da sempre è stata chiamata la Grande Guerra, per l’alto numero di uomini partecipanti al quel conflitto. Al termine della funzione religiosa, l’Istituto del Nastro Azzurro ha fatto dono al Santuario di due volumi, in cui sono stati raccolti tutti i nomi dei Caduti toscani della guerra del 1915/1918. Un lavoro certosino che i monaci benedettini hanno garantito di custodire gelosamente.