Elisa Bonacini. CERIMONIA  MEMORIALE “E.F.WATERS” E CADUTI SENZA SEPOLTURA DELLO SBARCO DI ANZIO

  

Progetto  2016/2 AìSbarco di Anzio

Elisa Bonacini

Si è tenuta nella mattinata di giovedì 18 febbraio presso il polo studentesco “Meucci-Rosselli” di Aprilia la cerimonia in memoria del britannico Eric Fletcher Waters e dei Caduti senza sepoltura dello Sbarco.

La manifestazione nel 7° anniversario dell’inaugurazione dell’obelisco avvenuta il 18 febbraio 2014 alla presenza del figlio, la rockstar Roger Waters.

Alla manifestazione di quest’anno svoltasi nel rispetto delle norme anti-covid hanno partecipato il Sindaco di Aprilia Antonio Terra, autorità militari e religiose, rappresentanti dell’amministrazione Comunale, delle Associazioni d’Arma e combattentistiche, delle associazioni culturali e di volontariato ed una delegazione di studenti.

Come consuetudine è stato deposto l’omaggio floreale dell’associazione “Un ricordo per la pace” e del veterano britannico Harry Shindler rappresentante in Italia della “ITALY STAR ASSOCIATION 1943-1945”; nel 2013 furono i promotori dell’iniziativa dei memoriali ai Caduti senza sepoltura.

 

L’ORIGINE DEI MEMORIALI

 

La data del 18 febbraio rievoca il giorno della morte del SottoTenente dei Fucilieri Britannici Eric Fletcher Waters avvenuta il 18 febbraio 1944 nelle campagne di Aprilia, località Pontoni, nei pressi delle acque della Moletta ove avvennero tra i più cruenti combattimenti della seconda guerra mondiale; il corpo tra i dispersi.

Il luogo della morte (non di sepoltura, è doveroso specificare) è stato identificato nell’autunno 2013 grazie all’interessamento del veterano britannico Harry Shindler esperto nella risoluzione di casi di dispersi in guerra.

Ricerche sul padre di Roger Waters cofondatore del gruppo musicale Pink Floyd  erano iniziate nei primi mesi del 2012 quando ad Elisa Bonacini presidente di “Un ricordo per la pace” e collaboratrice di un giornale locale pervenne la segnalazione di R.C. una signora di Anzio testimone oculare dello Sbarco Alleato. La signora che aveva contattato la redazione del giornale sosteneva di conoscere il luogo di sepoltura del tenente britannico ed auspicava l’esame del DNA di confronto con il figlio. La Bonacini incontrò la donna e registrò l’intervista: l’anziana signora raccontò che nell’estate del 1944 nel corso di una passeggiata con il padre sul litorale anziate aveva rinvenuto la sepoltura rudimentale di un militare britannico, le membra del soldato avvolte in bende insanguinate a fuoriuscire dalla sabbia. Di quel ritrovamento avevano dato comunicazione alle autorità alleate che avevano provveduto alla sepoltura sotto nome ignoto. La Bonacini pensò che la testimonianza fosse interessante e  che fosse giusto riportarla al figlio Roger Waters. L’impresa che non appariva delle più semplici si realizzò con successo tramite una email inviata sul forum del cantante. Il 20 aprile 2012 scrisse anche un twitt in cui segnalava a Waters la possibilità di ottenere notizie sul padre disperso in Italia tramite Harry Shindler che era stato informato della notizia. Il reduce, classe 1921, era da qualche mese in contatto con “Un ricordo per la pace” per l’organizzazione di alcuni convegni nelle scuole di Aprilia. Quei messaggi non sfuggirono al manager di New York che rispose poche ore dopo alla email della Bonacini chiedendo  informazioni.

Nei giorni successivi la segnalazione della signora di Anzio si rivelò errata. Il soldato britannico rinvenuto sul litorale di Anzio non avrebbe potuto essere Eric Fletcher Waters. Anche Shindler ne era convinto e su incarico della Bonacini lo spiegò telefonicamente al manager di Waters.. Il veterano tuttavia prese a cuore la vicenda del padre del musicista ex Pink Floyd che stranamente non gli  era nota. Offrì pertanto la disponibilità nell’andare avanti nelle ricerche, ottenendo il consenso di Waters.

Risolutivo per le indagini fu nell’autunno 2013 il ritrovamento delle mappe militari del 18 febbraio 1944  presso gli archivi di Londra ed il confronto con le carte territoriali del Comune di Aprilia. Si scoprì quindi che Eric Fletcher Waters era morto ad Aprilia e non ad Anzio, come erroneamente ancora oggi viene scritto in qualche testo.

Un lavoro di ricerca  che coinvolse oltre al veterano britannico ed al suo gruppo di Ascoli Piceno anche l’associazione “Un ricordo per la pace”, alcuni impiegati del Comune di Aprilia e  storici del territorio.

Il 21 novembre 2013 l’associazione “Un ricordo per la pace” ed Harry Shindler formalizzarono al Comune di Aprilia la proposta di realizzare in località Pontoni, nei pressi del punto X, un memoriale dedicato ad Eric Fletcher Waters ed ai Caduti senza sepoltura del 1944.

Considerando tuttavia che il memoriale “in campagna” potesse essere nel tempo oggetto di atti di vandalismo si decise di realizzarne anche un secondo, l’obelisco marmoreo, presso il polo studentesco Liceo “A. Meucci” – I.I.S. “Carlo e Nello Rosselli” nel cui grande auditorium era stata  inaugurata solo pochi mesi prima ( 24 aprile 2013) l’esposizione storica “Aprilia in guerra: la Battaglia di Aprilia” (collezione Ostilio Bonacini) patrocinata dal Comune di Aprilia.

Roger Waters accettò i progetti dei memoriali che vennero realizzati dal Comune di Aprilia e presenziò ad entrambe le inaugurazioni, rispettivamente il 17 febbraio 2014 ai Pontoni ed il giorno seguente 18 febbraio all’ “I.I.S.Rosselli”. Non mancarono i ringraziamenti per il veterano britannico e per tutti coloro che avevano lavorato per la memoria del padre e “di tutti gli altri”. Ad Harry divenuto grande amico  regalò perfino una  poesia inedita: “UN SOLO FIUME”. Versi commoventi nei quali Roger immagina che il padre gli si rivolga incoraggiandolo a non lasciarsi vincere dal dolore della sua perdita, ma trarne forza per affrontare le avversità della vita.

Sulla lapide dell’obelisco venne incisa una frase del pezzo “Two suns in the sunset” (dall’album “The Final Cut” dei  Pink Floyd) : “Cenere e diamanti, nemici e amici, siamo tutti uguali alla fine”.

 

IL MESSAGGIO DI HARRY SHINDLER

Impossibilitato a presenziare al 7°anniversario del memoriale ai Caduti senza sepoltura il reduce 99enne, insignito nel 2014 dell’onorificenza MBE (Membro dell’Ordine dell’Impero Britannico), dalla residenza di Porto D’Ascoli ha rilasciato tramite la Bonacini una nota per il  Comune di Aprilia che è stata letta durante la manifestazione da Eva Torselli, Capo Gabinetto del Sindaco.

Mi spiace – ha scritto Shindler – non poter essere presente a questa cerimonia nella quale Aprilia ricorda la sofferenza di quei giorni del 1944 ed il prezzo umano pagato per la libertà di cui oggi godiamo. Per costruire un futuro di pace è necessario ricordare il passato non replicando gli stessi errori. Dobbiamo lavorare affinché chi ha perso la vita non sia morto invano: tutti abbiamo il dovere di difendere la libertà e la democrazia anche per coloro che hanno sofferto e sono morti per conquistarle. I giovani devono ricordare il sacrificio di tanti ragazzi che hanno combattuto perché l’Europa diventasse democratica, perché i campi di concentramento e di sterminio non ci fossero più. Alcuni si unirono alla Germania, ma migliaia vennero dalla nostra parte. Voglio ricordare questi coraggiosi italiani, uomini e donne, che lottarono accanto a noi e che hanno aiutato migliaia di nostri uomini scampati alla prigionia e ai campi di concentramento.

Questi civili italiani hanno conquistato molte delle città del nord prima del nostro arrivo, salvando molto dell’industria, fabbriche e macchinari che hanno permesso all’Italia di ricominciare dopo la guerra. Voglio ricordare anche migliaia di soldati italiani, prigionieri in Germania, che rifiutarono l’offerta di ritornare in Italia a condizione di unirsi all’esercito tedesco. Molti morirono in quei campi.

Credo che l’Italia debba essere fiera di tutti quegli uomini e quelle donne che hanno lottato accanto agli Alleati per un’ Italia libera.

Ringrazio la popolazione di Aprilia, il Sindaco, le associazioni e tutti coloro che si stanno impegnando per il mantenimento della Memoria.”