5° REGGIMENTO FANTERIA “AOSTA”

  

SOCIO D’ONORE DELL’ISTITUTO DAL 1992 – TESSERA N° 679

Motto: “Sotto l’impeto d’Aosta sparve il nemico”

Festa: 26 novembre – anniversario del combattimento di Col della Berretta (1917).

Sede: Messina – Caserma “Crisafulli”.

Mostrina: rettangolare di colore scarlatto con riga nera longitudinale al centro.

Stemma araldico

Nella prima partizione sono riportati i motivi araldici di origine e tradizionali: le fasce ed il crancelino infatti sono tratti dall’arma di origine del Corpo, in uso sino all’epoca dell’assunzione del nominativo “Aosta”. 

Nella seconda partizione è l’arme di Aosta, riferita al nome del Reggimento nel 1774, motivo anch’esso tradizionale che sintetizza una lunga esistenza di valore e di eroismi trascorsa sotto lo stesso nome. Lo scudetto centrale ricorda la partecipazione del corpo a tutte le campagne di guerra del vecchio ducato di Savoia: vi compaiono i bandiera dell’antica bandiera “colonnella” del Reggimento e l’aquila di nero dei Savoia.

Il capo d’oro simboleggia le due M.O.V.M. concesse al Reggimento.

Origini e vicende organiche

Trae origine dal Reggimento Fucilieri di Sua Altezza Reale costituito il 29 febbraio 1690 come reggimento di fanteria d’ordinanza su sedici compagnie, di cui una di granatieri, per scorta e tutela tattica dell’artiglieria. Nel dicembre 1710 forma un secondo battaglione dopo aver incorporato il Reggimento Santa Giulia e dal 16 settembre 1774 prende nome di Reggimento di Aosta. Sciolto nel 1798 dal giuramento di fedeltà al Re di Sardegna, nel giugno 1814 si forma, il 1° ‘battaglione del ricostituendo Reggimento di Aosta che nell’anno seguente diviene Brigata di “Aosta” con due battaglioni in pace e quattro in guerra; incorpora in seguito il reggimento di Ivrea ed il 1° battaglione di Vercelli.

Negli anni successivi cambia più volte denominazione per divenire:

  • nel 1831, 1° Reggimento (Brigata Aosta), in occasione della formazione delle brigate su due reggimenti.
  • nel 1839, 5° Reggimento Fanteria (Brigata Aosta), allorché un nuovo ordinamento assegna ai reggimenti dell’Arma un numero progressivo:
  • nel 1871, 5° Reggimento Fanteria “Aosta” a seguito dello scioglimento delle brigate permanenti;
  • nel 1881, 5° Reggimento Fanteria (Brigata Aosta), con la ricostituzione delle brigate

Per la guerra 1915-18 il reggimento è ordinato su tre battaglioni ognuno con quattro compagnie fucilieri ed una sezione mitragliatrici. Con l’applicazione della legge 11 marzo 1926 sull’ordinamento riprende il nome di 5° Reggimento Fanteria “Aosta”, rimane articolato su due soli battaglioni e viene assegnato alla XXVII Brigata di Fanteria della quale fanno parte anche il 6° “Aosta” e l’85° “Verona”. Formate le divisioni binarie nel 1939, il 10 giugno 1940 risulta inquadrato nella Divisione di Fanteria “Aosta” (28^), unitamente ai Reggimenti 6° Fanteria e 22° Artiglieria per D.f.; il Reggimento ha in organico: comando e compagnia comando; I, II e III battaglione fucilieri; compagnia mortai da 81; batteria armi di accompagnamento da 65/17. Con la stessa grande unità opera fino allo scioglimento dell’8 settembre 1943 a seguito degli eventi determinati dall’armistizio; il comando di reggimento è in riordinamento a Trento presso il deposito del 61° Fanteria. Ricostituito il 1° ottobre 1944 con reparti ceduti dal 46° Fanteria quale 5° Reggimento Sicurezza Interna “Aosta”, dal 1°settembre 1946 diviene 5° Reggimento Fanteria “Aosta” ed è formato da comando, plotone comando (poi cp.), tre battaglioni, compagnia mortai, compagnia armi di accompagnamento. Il 31 dicembre 1947 il III battaglione, perso di forza concorre alla ricostituzione del 17° Reggimento f. “Acqui”. Il 3 settembre 1975 è sciolto in conseguenza della ristrutturazione dell’Esercito ma il I battaglione viene trasformato il 1° ottobre, in Messina, in 5° Battaglione Fanteria Motorizzato “Col della Berretta” ed eredita Bandiera, glorie e tradizioni dell’antico 5″ Reggimento; viene assegnato alla Brigata Motorizzata “Aosta”. Nel quadro del riordinamento della Forza Armata il battaglione perde la propria autonomia il 5 agosto 1992 ed il giorno successivo è inquadrato quale I Battaglione Meccanizzato nel 5° Reggimento Fanteria “Aosta” che si ricostituisce in Messina. Dal luglio 1992 e nel corso del 1993 l’unità prende parte all’operazione “Vespri Siciliani”, in concorso al mantenimento dell’ordine pubblico, ed è impegnata nella provincia di Messina. La medesima attività viene proseguita anche durante l’anno 1994.

Campagne di guerra e fatti d’arme

Con l’Armata Sarda

Lega di Augusta (1690-97): Staffarda, Assedio di Pinerolo e S. Brigida, Marsaglia, Assedio di Yalenza.

Successione di Spagna (1701-13): difesa di Ivrea e difesa di Torino.

Sicilia (1718-19): difesa di Messina.

Successione di Polonia (I7 33 -3 5); Pizzighettone, Parma, Guastalla.

Successione d’Austria (1742-48): Casteldelfino, Montalbano, difesa di Cuneo, Madonna dell’Olmo, Valenza.

Franco-Piemontese (17 92-96): Aution.

Con l’Esercito Italiano

Brigantaggio (1861-70): Bauco

Aspromonte (1862)

Terza d’Indipendenza (1866): Custoza

Eritrea (1395-96): concorre alla formazione di vari battaglioni con 6 ufficiali e 288 soldati. I Battaglioni II, IV e XIV prendono parte alla battaglia di Adua.

Libia (1911-12): concorre alla mobilitazione di vari reggimenti con 17 ufficiali e 633 soldati.

Prima Mondiale (1915-18):

– 1915: Conca di Plezzo

– 1916: Plezzo: Ravnilaz (mar.) – Zagora (ago.) – Carso: Doberdò, Cima Debeli (ago.)

Pecinka (nov.)

– 1917: Col della Beretta (nov.) – Col Moschin, Cà d’Anna (dic.)

– 1918: Montello (giu.) – Vittorio Veneto: M. Valderoa (ott.-nov.)

Africa Orientale (1935-36): fornisce a reparti mobilitati 4 ufficiali e 454 soldati.

Seconda Mondiale (1940-43):

– 1940-43: Mediterraneo (difesa costiera in Sicilia e nelle isole Pelagie)

– 1943: Difesa del territorio siciliano: Nicosia – Capizzi – Troina (lug.-ago.)

Ricompense alla Bandiera

Ordine Militare d’Italia – Decreto 5 giugno 1920

“Nei duri cimenti della guerra, nella tormentata trincea o nell’aspra battaglia, conobbe ogni limite di sacrificio e di ardimento; audace e tenace, domò infaticabilmente i luoghi e le fortune, consacrando con sangue fecondo la romana virtù dei figli d’Italia (1915-18).” (All’Arma di Fanteria).

Medaglia d’Oro – Decreto 21 luglio 1859.

“Per la gloriosa condotta tenuta all’attacco e presa delle posizioni di S. Martino” (24 giugno 1859).

Medaglia d’Oro – Decreto 29 ottobre 1922.

“Sostenne intrepido un formidabile attacco nemico, riuscendo, in cruentissima lotta, dapprima a trattenere l’invasore e poi a respingerlo. Poco dopo, chiamato improvvisamente in linea, infranse nuovi poderosi attacchi dell’avversario, contribuendo ad arrestarne definitivamente l’offensiva.” (Col della Berretta 22 – 26 novembre 1917; Cà d’Anna, l7 dicembre 1917). Nella battaglia della riscossa, con irresistibile impeto e mirabile audacia, conquistava l’ardua vetta di M. Valderoa, riscuotendo l’ammirazione dello stesso nemico. Attaccato sul fronte ed al tergo, si difendeva con ferrea tenacia ricacciando l’avversario (M. Valderoa,24-28 ottobre 1918). Nel culto sempre vivo delle antiche fiere tradizioni, i suoi giovani Fanti dimostrarono ognora, con grande sacrificio di sangue, incrollabile tenacia, sublime ardimento ed eroica devozione al dovere.”

Medaglia d’Argento – Decreto 29 gennaio 1850.

Per la bella condotta tenuta nei fatti d’arme di Mortara e di Novara (21-23 marzo 1849).

Medaglia di Bronzo – Decreto 30 settembre 1862.

Perché diede prove di valore e sagacia militare (fatti di Aspromonte, 29 agosto 1862) (Al IV Battaglione).