In Copertina Fotografia dal Museo Storico Navale di Venezia che mostra il contenitore stagno con un SLC sull’apertura, tipo quello impiegato dal R Smg Scirè. Per gentile concessione di Decio Zorini.
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INDICE
Dati tecnici
Azioni di Guerra
Medaglie d’oro Valore Militare
Allegati:
Elenco caduti del Smg. Scirè
Motivazioni MOVM degli assaltatori nelle Operazioni di Gibilterra e Alessandria
Sommergibile R. Marina SCIRE’ Il Motto: Fortuna Fortior
Sommergibile di piccola crociera: classe “ADUA” (detta “l’Africana”), che costituiva una delle serie in cui era suddivisa la più ampia classe “600” di sommergibili costieri.
I battelli della classe “ADUA” erano stati realizzati in diversi cantieri italiani negli anni fra il 1936 e il ’38 ed erano stati intitolati a fatti, luoghi e vicende della guerra d’Etiopia appena conclusa (1935-36), guerra che aveva portato alla costituzione dell’A.O.I. (Africa Orientale Italiana).
Le caratteristiche tecniche di questi sommergibili erano:
– dislocamento: 683 t (in superficie) – 856 t (in immersione)
– profondità max.: 80 m con coefficiente di sicurezza 3
– dimensioni: 60,18 m (lungh.) – 6,45 m (largh.) – 4,73 m (pescaggio)
– potenza apparato motore: 1.400 CV (sup.) – 800 CV (imm.)
– velocità max.: 14 nodi (sup.) – 7,5 nodi (imm.)
– autonomia: in sup.: 3.180 mg (a 10,5 nd) – 2.200 mg (a 14 nd); in imm.: 74 mg
(a 4 nd) – 7,5 mg (a 7,5 nd)
– armamento (iniziale): 6 tubi lanciasiluri da 533 mm (4 a prora e 2 a poppa); 1
cannone da 100 mm / 47 calibri; 2 mitragliere antiaeree singole da 13,2 mm
– equipaggio: 44 uomini, di cui 6 ufficiali
Lo SCIRE’ era stato costruito nei Cantieri O.T.O. di Muggiano (La Spezia): impostato il 30 gennaio 1937, varato il 6 gennaio 1938 e consegnato alla R. Marina il 25 aprile dello stesso anno
All’ingresso dell’Italia nella 2ª G.M. (10 giugno 1940) il battello, al comando del Ten. Vasc. Adriano PINI, faceva parte della 15ª Squadriglia del 1° Gruppo Sommergibili di base alla Spezia
Nell’estate dello stesso anno il battello venne trasformato in sommergibile avvicinatore ed attrezzato per il trasporto di mezzi d’assalto: sbarcato il cannone, in coperta vengono installati tre cilindri (uno a prora e due, affiancati, a poppavia della torretta) atti a contenere gli SLC (Siluri a Lenta Corsa), più noti come “maiali”.
1942 Lo Scirè con i contenitori per tre mezzi d’assalto SLC sul ponte di coperta
F
Azioni di Guerra
Anno 1940:
Giugno
Schierato presso Capo Noli e Capo Dell’Arma – Confine Francese
Luglio:
Sbarramento presso NW delll’Asinara (TV Adriano PINI).
Piroscafo Cheik (1.058 t) – Francia – siluro – Affondata
Agguato presso l’Isola di La Galite
Agosto: Sbarramento presso Capo Bougaroni
Settembre:
Missione speciale mezzi d’assalto «B.G. 1» contro la base britannica di Gibilterra (CC J.V. BORGHESE)
Ottobre:
Missione speciale mezzi d’assalto «B.G. 2» contro la base britannica di Gibilterra (CC J.V. BORGHESE)
Anno 1941
Febbraio:
Agguato Golfo di Genova
Maggio:
Missione speciale mezzi d’assalto «B.G. 3» contro la base britannica di Gibilterra (CC J.V. BORGHESE)
Settembre:
Missione speciale mezzi d’assalto «B.G. 4» contro la base britannica di Gibilterra (CC J.V. BORGHESE)
Cist. Fiona Shell (2.444 t) – Inglese – SLC – Affondata;
M/cist. Denbydale (2.145 t) – Inglese – SLC – Danneggiata;
M/n Durham (10.893 t) – Inglese – SLC – Danneggiata.
Dicembre:
Missione speciale mezzi d’assalto «G.A. 3» contro la base britannica di Alessandria d’Egitto (CC J.V. BORGHESE)
M/cist. Sagona (7.554 t) – Inglese – SLC – Danneggiata;
Ct. Jervis(1.695 t) – Inglese – SLC – Danneggiata;
Nb. Valiant (32.700 t) – Inglese – SLC – Danneggiata;
Nb. Queen Elizabeth (32.700 t) – Inglese – SLC – Danneggiata e rientrata in servizio dopo un anno e mezzo nel giugno 1943.
Anno 1942
Agosto:
Missione «S.L. 1» contro la base britannica di Haifa (CC Bruno ZELIK), con il trasporto di undici «uomini Gamma» (subacquei incursori).
Perdita dell’unità, affondato dal Cacciatorpediniere HMS Islay e dalla difesa costiera a nord di Haifa.
Si riportano le motivazioni delle Medaglie d’oro al Valor Militare conferite al Sommergibile Scirè e al suo comandante Capitano di Corvetta Junio Valerio Borghese[1].
Di seguito l’elenco degli incursori che partirono con gli SLC dallo Scirè nelle missioni per Gibilterra (B.G. 2 e B.G.4) ed Alessandria (G.A.3), decorati con Medaglia d’ Oro al Valor Militare
Da rimarcare che lo Scirè rientra nell’esiguo numero dei Reparti Navali decorati di MOVM.
Sommergibile Scirè
Data del conferimento: 10/06/1943
motivazione:
Sommergibile operante in Mediterraneo; già reduce da fortunate missioni d’agguato, designato ad operare con reparti d’assalto della Marina nel cuore delle acque nemiche, partecipava a ripetuti forzamenti delle più munite basi mediterranee. Nel corso dei reiterati tentativi di raggiungere lo scopo prefisso, incontrava le più vive difficoltà create dalla violenta reazione nemica e dalle condizioni del mare e delle correnti. Dopo aver superato, col più assoluto sprezzo del pericolo, gli ostacoli posti dall’uomo e dalla natura, riusciva ad assolvere in maniera completa il compito affidatogli, emergendo a brevissima d)stanza dall’ingresso delle munitissime basi navali nemiche prescelte ed a lanciare così le armi speciali che causavano a Gibilterra l’affondamento di tre grossi piroscafi e ad Alessandria gravi danni alle due navi da battaglia “Queen Elisabeth” e “Valiant”, il cui totale affondamento veniva evitato solo a causa dei bassi fondali delle acque in cui le due unità erano ormeggiate. Successivamente nel corso di altra missione particolarmente ardita, veniva spietatamente aggredito e scompariva nelle acque nemiche, chiudendo così gloriosamente il suo fulgido passato di guerra. Mediterraneo, 28 aprile 1943.
BORGHESE Junio Valerio
Luogo di nascita: Roma (RM)
Capitano di Corvetta M.M. Al comando del sommergibile Sciré
Data del conferimento: 02/01/1941
motivazione:
Comandante di sommergibile, aveva già dimostrato in precedenti circostanze di possedere delle doti di ardimento e di slancio. Incaricato di riportare nelle immediate vicinanze di una munitissima base navale nemica alcuni volontari, destinati a tentarne il forzamento con mezzi micidiali, incontrava, nel corso dei reiterati tentativi di raggiungere lo scopo prefisso, le più aspre difficoltà create dalla violenta reazione nemica e dalle condizioni del mare e delle correnti. Dopo aver superato con il più assoluto sprezzo del pericolo e con vero sangue freddo gli ostacoli opposti dall’uomo e dalla natura, riusciva ad assolvere in maniera completa il compito affidatogli, emergendo a brevissima distanza dall’ingresso della base nemica ed effettuando con calma e con serenità le operazioni di fuoruscita del personale. Durante la navigazione di ritorno sventava la rinnovata caccia del nemico e, nonostante le difficilissime condizioni di assetto in cui era venuto a trovarsi il sommergibile, padroneggiava la situazione, per porre in salvo l’unità e il suo equipaggio. Mirabile esempio di cosciente coraggio, spinto agli estremi limiti di perfetto dominio d’ogni avverso evento. Mediterraneo Occidentale, 21 ottobre -3 novembre 1940.
Elenco degli incursori decorati di MOVM (per data di conferimento
BIRINDELLI Gino
Tenente di Vascello M.M. Al comando dei sommergibili Foca, Millelire, Dessié e Rubino
DURAND DE LA PENNE Luigi
Tenente di Vascello M.M. Al comando di una spedizione di mezzi d’assalto subacquei
BIANCHI sig. Emilio
Capo Palombaro di 3a Classe M.M. Centro subacqueo del Varignano
MAGRO Giovanni
Sottocapo Palombaro M.M. 10a Flottiglia MAS
SCHERGAT Spartaco
Palombaro M.M. 10a Flottiglia MAS
MARCEGLIA Antonio
Capitano Genio Navale 1° operatore del mezzo speciale 223
VISENTINI Licio
Tenente di Vascello M.M. Comandante della squadra dell’Orsa Maggiore
Allegati
Elenco caduti del Smg. Scirè
Con il battello sono scomparsi:
– Cap. Corv. Bruno ZELIK, Comandante
– Ten. Vasc. Gennaro SAVINO, Ufficiale in 2ª
– Cap. (GN) Antonio TAILER, Direttore di Macchina
– Ten. Vasc. Armando OLCESE
– S.Ten. Vasc. Remigio BENINI
– Ten. (GN) Alfonso BAIO
– Guardiamarina Raul CROCI CARMINATI
– C°1^cl. Giuseppe FARINA
– C°1^cl. Francesco RAPETTI
– C°1^cl. Umberto RAVERA
– C°2^cl. Livio VILLA
– C°3^cl. Francesco BARBIERI
– C°3^cl. Remo FONTANINI
– C°3^cl. Gino STELLA
– 2°C° Tommaso CONDO
– 2°C° Silvio SALARIS
– Sgt. Ottorino BARBUTI
– Sgt. Giovanni BRAGGION
– Sgt. Benedetto GIURINI
– Sgt. Romolo LODATI
– Sgt. Umberto ULIVELLI
– Sgt. Domenico VESPIA
– Sc. Settimo AGNALLI
– Sc. Ivo BORGHETTI
– Sc. Lindo BRUGNONI
– Sc. Enzo CANALI
– Sc. Domenico CAPPELLINI
– Sc. Mario CAPUANO
– Sc. Pasquale ESPOSITO
– Sc. Vincenzo GIACALONE
– Sc. Giuseppe MAGNONE
– Sc. Giovanni MAPELLI
– Sc. Luciano MONTANELLI
– Sc. Giovanni MORANI
– Sc. Aurelio PERESSON
– Sc. Antonio PETRACCHI
– Sc. Ettore POZZI
– Sc. Enrico RIVA
– Sc. Eugenio SCARDIGLI
– Sc. Corrado SCOTTI
– Sc. Rocco TAVELLI
– Com. Cesare ANTONUCCI
– Com. Marcello BORGOGNO
– Com. Vittorio DRAGONE
– Com. Alfiero GEMMI
– Com. Fulvio GERVASI
– Com. Vittorio PIZZICHINI
– Com. Federico REGALDO
– Com. Livio VISINTIN
– Cap. (CM) Egil CHERSI incursore della Xª MAS
– S.Ten. (MD) Pier Ernesto GNECCO (” ” “)
– Capo Inf. Aurelio MORGAN (” ” “)
– 2°C° Ief Eugenio DEL BEN (” ” “)
– Sgt. Nocch. Delfo CAPRILI (” ” “)
– Sgt. P.M. Lauro MANZONI (” ” “)
– Sc. Cann. P.S. Erminio FIORAVANTI (” ” “)
– Sc. Pal. Rodolfo BEUK (” ” “)
– Segn. Paolo BARONCHELLI (” ” “)
Motivazioni delle Medaglie d’ Oro al Valor Militare conferite agli assaltatori nelle operazioni di Gibilterra ed Alessandria
BIRINDELLI Gino
Luogo di nascita: Pescia (PT)
Tenente di Vascello M.M. Al comando dei sommergibili Foca, Millelire, Dessié e Rubino
Data del conferimento: 31/08/1940
motivazione:
Ufficiale ardito ed entusiasta, pur gravemente menomato nel fisico da un lungo e pericoloso addestramento quale operatore di mezzo d’assalto subacqueo, con altissimo spirito aggressivo chiedeva ed otteneva di partecipare a due audaci tentativi nei quali rifulgevano le sue ammirevoli doti di abnegazione e di coraggio. Animato da incrollabile decisione guidava una terza spedizione e penetrava in una delle più potenti e difese basi navali nemiche, iniziando la serie gloriosa dei violatori dei porti con i nuovi mezzi. Sopravvenuta un’avaria all’apparecchio a poche diecine di metri dalla nave da battaglia che era il suo obiettivo, sentiva affondare irreparabilmente lo strumento. Incurante degli effetti che lo sforzo sovrumano compiuto in immersione avrebbe prodotto nel suo organismo, non si arrendeva al fato avverso e riunendo tutte le sue energie tentava disperatamente di trascinare sul fondo l’apparecchio e di portarlo sotto l’obiettivo ormai vicino. Dopo mezz’ora di fatica estenuante, solo quando sentiva prossima la fine desisteva dall’impresa non senza aver provveduto all’autodistruzione dell’apparecchio. Tanto eroismo, il fermo contegno da lui tenuto nell’avversa fortuna e nella successiva prigionia gli valevano il diritto alla riconoscenza della Patria ed il rispetto dell’avversario; ma, non pago di ciò, una volta restituito alla Marina dopo l’armistizio, anzichè provvedere alle sue condizioni di salute, offriva nuovamente se stesso per la preparazione e l’esecuzione di altre operazioni, sublime esempio di spirito di sacrificio, di strenuo coraggio e di illimitato amor di Patria. Gibilterra, 30 ottobre 1940.
DURAND DE LA PENNE Luigi
Luogo di nascita: Genova (GE)
Tenente di Vascello M.M. Al comando di una spedizione di mezzi d’assalto subacquei
Data del conferimento: 31/08/1944
motivazione:
Ufficiale coraggioso e tenace, temprato nello spirito e nel fisico da un duro e pericoloso addestramento, dopo aver mostrato in due generosi tentativi alto senso del dovere e di iniziativa, forzava, al comando di una spedizione di mezzi d’assalto subacquei, una delle più potenti e difese basi navali avversarie, con un’azione in cui concezione operativa ed esecuzione pratica si armonizzavano splendidamente col freddo coraggio e con l’abnegazione degli uomini. Dopo aver avanzato per più miglia sotto acqua e superando difficoltà ed ostacoli di ogni genere fino all’esaurimento di tutte le sue forze, disponeva la carica sotto una nave da battaglia nemica a bordo della quale veniva poi tratto esausto. Conscio di dover condividere l’immancabile sorte di coloro che lo tenevano prigioniero, si rifiutava di dare ogni indicazione sul pericolo imminente e serenamente attendeva la fine, deciso a non compromettere l’esito della dura missione. Rimasto miracolosamente illeso, vedeva, dalla nave ferita a morte, compiersi il destino delle altre unità attaccate dai suoi compagni. Col diritto alla riconoscenza della Patria conquistava il rispetto e la cavalleresca ammirazione degli avversari; ma non pago di ciò, una volta restituito alla Marina dopo l’armistizio, offriva nuovamente se stesso per la preparazione e l’esecuzione di altre operazioni, sublime esempio di spirito di sacrificio, di strenuo coraggio e di illimitato amor di Patria. Alessandria, 18-19 dicembre 1941.
BIANCHI sig. Emilio
Luogo di nascita: Sondalo (SO)
Grande Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana
Data del conferimento: 29/09/2004
Di iniziativa del Presidente della Repubblica
Medaglia d’oro al valor militare
Capo Palombaro di 3a Classe M.M. Centro subacqueo del Varignano
Data del conferimento: 31/08/1944
motivazione:
Eroico combattente, fedele collaboratore del suo ufficiale dopo averne condivisi i rischi di un tenace, pericoloso addestramento lo seguiva nelle più ardite imprese e, animato dalla stessa ardente volontà di successo, partecipava con lui ad una spedizione di mezzi d’assalto subacquei che forzava una delle più potenti e difese basi navali avversarie, con un’azione in cui concezione operativa ed esecuzione pratica si armonizzavano splendidamente col freddo coraggio e con l’abnegazione degli uomini. Dopo aver avanzato per più miglia sotto acqua e superato difficoltà ed ostacoli di ogni genere, valido e fedele aiuto dell’ufficiale le cui forze erano esauste, veniva catturato e tratto sulla nave già inesorabilmente condannata per l’audace operazione compiuta. Noncurante della propria salvezza si rifiutava di dare ogni indicazione sul pericolo imminente, deciso a non compromettere l’esito della dura missione. Col suo eroico comportamento acquistava diritto all’ammirata riconoscenza della Patria e al rispetto dell’avversario. Alessandria, 18-19 dicembre 1941.
MAGRO Giovanni
Luogo di nascita: Sant’Apollinare con Selva (RO)
Sottocapo Palombaro M.M. 10a Flottiglia MAS
Data del conferimento: 31/08/1944
Alla memoria
motivazione:
Valorosissimo combattente, dopo lungo difficile e pericoloso addestramento, nel quale era fedele ardito collaboratore del suo ufficiale, con lui violava, una prima volta, quale operatore di mezzo d’assalto subacqueo una delle più potenti e difese basi navali dell’avversario. Inflessibilmente deciso ad ottenere risultati più cospicui, si sottometteva a nuova ed intensa preparazione, in una vita clandestina e di clausura, fino al momento in cui, con sovrumano disprezzo del pericolo ed animato da sublime amor di Patria, seguiva il suo ufficiale in una nuova impresa, nonostante il nemico avesse predisposto tutto quanto la tecnica poteva escogitare per opporsi all’ardimento dei nostri uomini. Nel porto nuovamente violato trovava eroica morte accanto al suo Capo, unito indissolubilmente a lui nel sacrificio, così come lo era stato, in vita, nel culto della Patria e del Dovere. — Gibilterra, 8 dicembre 1942.
SCHERGAT Spartaco
Luogo di nascita: Capodistria (Pola)
Palombaro M.M. 10a Flottiglia MAS
Data del conferimento: 31/08/1944
motivazione:
Eroico combattente, fedele collaboratore del suo ufficiale dopo averne condivisi i rischi di un tenace, pericoloso addestramento lo seguiva nelle più ardite imprese e, animato dalla stessa ardente volontà di successo, partecipava con lui ad una spedizione di mezzi d’assalto subacquei che forzava una delle più potenti e difese basi navali avversarie, con una azione in cui concezione operativa ed esecuzione pratica armonizzavano splendidamente, col freddo coraggio e con la abnegazione degli uomini. Dopo aver avanzato per più miglia sotto acqua e superato difficoltà ed ostacoli di ogni genere, valido e fedele aiuto all’ufficiale, offesa a morte con ferma bravura la nave attaccata, seguiva in prigionia la sorte del suo capo, rifiutandosi costantemente di fornire al nemico qualsiasi indicazione: superbo esempio di ardimento nell’azione e di eccezionali qualità morali. Alessandria, 18 -19 dicembre 1941.
MARCEGLIA Antonio
Luogo di nascita: Pirano (Pola)
Capitano Genio Navale 1° operatore del mezzo speciale 223
Data del conferimento: 31/08/1944
motivazione:
Ufficiale di altissimo valore, dopo aver dedicato tutte le sue forze ad un pericoloso e logorante periodo di addestramento, prendeva parte ad una spedizione di mezzi d’assalto subacquei che forzava una delle più potenti e difese basi navali avversarie, con una azione in cui concezione operativa ed esecuzione pratica si armonizzavano splendidamente col freddo coraggio e con l’abnegazione degli uomini. Dopo aver avanzato per più miglia sotto acqua e superando difficoltà ed , ostacoli di ogni genere disponeva la carica sotto una nave da battaglia avversaria e dopo aver distrutto l’apparecchio prendeva terra sul suolo nemico dove veniva fatto prigioniero, non prima, però, di aver visto il pieno successo della sua azione. Luminoso esempio di cosciente eroismo e di alto spirito di sacrificio, si palesava degno in tutto delle gloriose tradizioni della Marina italiana. Non pago di ciò, una volta restituito alla Marina dopo l’armistizio, offriva nuovamente se stesso per la preparazione e l’esecuzione di altre operazioni. Alessandria, 18- 19 dicembre 1941.
La data del Decreto è in corso di verifica
VISENTINI Licio
Luogo di nascita: Parenzo (Pola)
Tenente di Vascello M.M. Comandante della squadra dell’Orsa Maggiore
Data del conferimento: 31/08/1944
Alla memoria
motivazione:
Ufficiale il cui indomito coraggio era pari alla ferrea tenacia, dopo lungo difficile e pericoloso addestramento violava, una prima volta quale operatore di mezzi d’assalto subacquei, una delle più potenti e difese basi navali nemiche, costringendo l’avversario a nuove e severissime misure protettive. Inflessibilmente deciso ad ottenere risultati più cospicui, si sottometteva a nuova ed intensa preparazione, in una vita clandestina e di clausura, fino al momento in cui con sovrumano disprezzo del pericolo ed animato da sublime amor di Patria, ritentava l’impresa, nonostante il nemico avesse predisposto tutto quanto la tecnica poteva escogitare per opporsi all’ardimento dei nostri uomini. Penetrato una seconda volta nella base avversaria vi incontrava eroica morte, legando il suo nome alle tradizioni di gloria della Marina italiana. — Gibilterra, 8 dicembre 1942.
ing. Alessandro Andò 01/09/2020
[1] Le motivazioni delel MOVM sono state tratte dal sito https://www.quirinale.it/onorificenze/ricerca/insegna/20