132° REGGIMENTO ARTIGLIERIA TERRESTRE “ARIETE”

  

Socio d’onore dell’Istituto dal 1950 – Tessera n° 24

Motto:   “Fulmineo e Possente”‘

Festa:    15 giugno – anniversario della battaglia del Piave (1918)

Sede:     Maniago (PN) – Caserma “Baldassarre”‘

Mostrina: fiamma ad una punta, di colore nero con bordo giallo arancio su rettangolo azzurro

 

STEMMA ARALDICO

Le due parti dello scudo che comprendono le armi di Rovereto e Pordenone (città con le quali il reggimento ha un legame territoriale dovuto alla prima formazione ed alla ricostituzione) sono divise dalla banda nebulosa, tratta dal vecchio stemma reggimentale. Tale realizzazione esprime il concetto della identificazione esatta dell’attuale Corpo con quello costituito nel 1939. Il capo d’oro rappresenta le M.O.V.M. meritata dal reggimento in Africa Settentrionale, simboleggiata dal silfio reciso nel quartier franco.

ORIGI E VICENDE ORGANICHE

Il 1° febbraio 1939 viene costituito in Rovereto (TN), a cura del deposito del 4° reggimento a. di C.A. il 132° Reggimento Artiglieria di divisione corazzata, è assegnato alla Divisione Corazzata “Ariete” (132ª), della quale assume il nome, unitamente ai Reggimenti 8° Bersaglieri e 32° Fanteria Carrista; dopo il 10 giugno 1940 il reggimento è soggetto a varie modifiche organiche. Dopo aver partecipato in Africa Settentrionale alla battaglia di El Alamein viene sciolto, per eventi bellici, il 21 novembre 1942 unitamente alle altre unità divisionali.

La ricostituzione ha inizio in Pordenone il 15 maggio 1949 quale 132° Reggimento Artiglieria Corazzata composto da comando, reparto comando, I gr. da 105/22 smv. M7, IV gr. c/a l. da 4°/56, btr. c/c da 76/50. Assegnato alla Divisione Corazzata “Ariete”, amplia l’organico con il II gr. da 105/22 smv. ed il III gr. da 76/50. Il 15 marzo 1954 il IV gr. riceve gli obici da 155/23 smv. su scafo M44 e vengono formate la I e II Sezione Aerei Leggeri le quali danno vita nel 1958 al Reparto (R.A.L.) che sarà poi trasferito al V C.A. Il 1° febbraio 1963 a seguito della trasformazione della Divisione “Ariete” il I e III gr. sono trasferiti rispettivamente, alla I B. mec. “Ariete” ed alla III Brigata cor. “Ariete” ed il 132° rimane su comando, reparto comando, II gr. da 105/22, IV gr. a.pe.cam. da 155/23 M44, VI gr.c/a.l. da 40/56. Con il riassetto organico della Divisione corazzata “Ariete”, rientrati i gr. distaccati, dal 1° ottobre 1968 il 132° assume il seguente ordinamento: comando e reparto comando; I, II e III gr. a. cam. smv. da 105/22, IV gr. a. pe. cam. smv. da 155/25. Nel primo semestre del 1972 tutti i quattro gruppi hanno i smv. M109-G mentre il V gr. dispone di smv. M55, sostituiti nel 1975 con gli M109-G.

Nel quadro della ristrutturazione dell’Esercito del 1975 il reggimento subisce le seguenti modifiche organiche:

  • 1º ottobre 1975: il I Gruppo viene trasformato in 12º Gruppo artiglieria da campagna semovente “Capua” (eredita bandiera e tradizioni del 12º Reggimento artiglieria “Savona”) e assegnato alla 32ª Brigata corazzata “Mameli”;
  • 1º novembre 1975: il III Gruppo viene trasformato in 20º Gruppo artiglieria da campagna semovente “Piave” (eredita bandiera e tradizioni del 20º Reggimento artiglieria “Piave”) e assegnato alla 132ª Brigata corazzata “Manin”;
  • 1º dicembre 1975: il II Gruppo viene trasformato in 19º Gruppo artiglieria da campagna semovente “Rialto” (eredita bandiera e tradizioni del 19º Reggimento artiglieria “Venezia”) e assegnato alla 8ª Brigata Corazzata “Garibaldi”;
  • 1º gennaio 1976: il V Gruppo viene trasformato in 108º Gruppo artiglieria pesante campale semovente “Cosseria” (eredita bandiera e tradizioni del 108º Reggimento artiglieria “Cosseria”) e assegnato alla Divisione corazzata “Ariete” come unità di supporto;
  • 1º gennaio 1976: la Batteria comando e servizi e la Batteria specialisti di artiglieria del 132º Reggimento vengono fuse nel Gruppo specialisti artiglieria “Ariete” e assegnato alla Divisione corazzata “Ariete” come unità di supporto;
  • 1º gennaio 1976: il Comando del 132º Reggimento artiglieria corazzata viene trasformato nel Comando artiglieria della Divisione corazzata “Ariete”.

Il 1º gennaio 1976 il IV Gruppo viene trasformato in 132º Gruppo artiglieria pesante campale semovente “Rovereto” e assegnato alla Divisione corazzata “Ariete” come unità di supporto. Il gruppo eredita bandiera e tradizioni del disciolto 132º Reggimento artiglieria corazzata ed è formato da: Comando e Batteria comando e servizi, 3 Batterie semoventi da 155/23 M109G. Nel marzo 1981 cambia i materiali in dotazione e viene riequipaggiato con gli obici da 155/39, cambiando di conseguenza denominazione in 132º Gruppo artiglieria pesante campale “Rovereto”.

Il 10 ottobre 1986, soppressa la Divisione corazzata “Ariete”, il 132º Gruppo passa alle dipendenze del Comando artiglieria del 5° Corpo d’Armata, sotto il quale resta sino al 1º dicembre 1991, quando viene inquadrato sperimentalmente nel 5º Reggimento artiglieria pesante campale ed infine soppresso il 31 marzo 1993. Il 9 ottobre 1993 viene ricostituito a Maniago come 132º Reggimento artiglieria da campagna semovente “Ariete” per trasformazione del 19º Gruppo artiglieria da campagna semovente “Rialto” ed assegnato alla 132ª Brigata corazzata “Ariete”. Il reggimento è formato da: Comando e Batteria comando e servizi, Batteria autodifesa controaerei su semoventi SIDAM 25 e 1º Gruppo semoventi da 155/39 M109L. Dal gennaio al maggio del 2004 il Reggimento ha preso parte all’operazione “ISAF 5 – ITALFOR VII” a Kabul. Dal novembre 2005 al maggio 2006 ha partecipato alla missione “ISAF 8 – ITALFOR XII” in terra afgana.

Con l’arrivo del primo PzH 2000, il 6 ottobre 2008, il reggimento come 132° Reggimento Artiglieri Terrestre “Ariete” ha iniziato il cambio della linea pezzi ultimato il 10 febbraio dell’anno seguente con l’arrivo del 18 PzH 2000. Nuovamente chiamato in terra afghana, il Reggimento ha costituito il Provincial Reconstruction Team XV di Herat schierato a Camp Vianini dal 2 aprile 2011 al 4 ottobre 2011. Per più di sei mesi è stato responsabile dell’attività di supporto allo Sviluppo e alla Governance per tutta la Provincia di Herat della fase Transition, che ha portato al definitivo passaggio di responsabilità della funzione sicurezza nella città di Herat stessa dalle forze NATO alle forze di sicurezza afghane.

CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D’ARME

Seconda Mondiale (1940-43):

– 1941: Africa Settentrionale: El Mechili, Acroma, Tobruk (apr.-mag.) – Bir el Gobi, Sidi Rezegh (nov.), El Adem (6 dic.) – Ain el Gazala, El Mechili, Marsa Brega

– 1942: Africa Settentrionale: Bir el Armat, Sigfed es Sidra, Dahar el Aslagh, Bir Hacheim (mag.-ott.) – El Alamein (23 ott.- 4 nov.)

RICOMPENSE ALLA BANDIERA

Medaglia d’oro al Valor Militare – Decreto 13 marzo 1950

“Reggimento di artiglieria di una divisione corazzata partecipò alla riconquista della Cirenaica, alla battaglia della Marmarica, all’avanzata in Egitto, scrivendo pagine di dedizione, di eroismo e di gloria, per l’ardore profuso nella lotta, compensando sempre deficienza di mezzi con ferrea volontà di vittoria. Con il fuoco preciso dei suoi cannoni, appoggiava e accompagnava carristi e bersaglieri alla conquista dell’obiettivo, incurante di ogni azione avversaria terrestre ed aerea tendente ad arrestarne lo slancio. In azioni dove la battaglia si frantumava in episodi di epica lotta di mezzi corazzati, in fraterno concorso con i carristi schierava i suoi semoventi spesso davanti ai carri stessi, arrestando con tiri ravvicinati l’impeto avversario e unendosi poi agli stessi carri per inseguire gli avversari in ritirata o per opporsi in un granitico blocco a protezione delle nostre colonne. Col suo eroico comportamento perpetuava le gloriose tradizioni dell’Arma” (Africa Settentrionale, aprile 1941 – settembre 1942).