SOCIO D’ONORE DELL’ISTITUTO DAL 1979
TESSERA N° 595
Motto: “Alla vittoria ed all’onor son guida”.
Festa: 24 giugno – anniversario della battaglia di Custoza (1866)
Sede: Salerno – Caserma “D’Avossa”.
Mostrina: rettangolare contenente fiamma a tre punte bianca su fondo celeste intenso; la stelletta è inserita in una profilatura di colore nero.
Stemma araldico
La semplicità dello stemma araldico delle “Guide” deriva dal fatto che il reggimento è l’unico ad avere una denominazione derivatagli dalla specialità e non da nomi di città o di regione. In mancanza di tali derivazioni, nello stemma si è preferito porre in risalto il costante attaccamento ai colori, azzurro e bianco, simboli sempre presenti in tutte le uniformi delle varie epoche.
Origini e vicende organiche
Per decreto reale, il 10 aprile 1859 viene formato presso la Scuola di Cavalleria, in Pinerolo, uno Squadrone Guide a Cavallo con personale tratto da vari reggimenti e con cavalli di nuova monta. Durante la guerra del 1859 i sei plotoni che costituiscono lo squadrone vengono assegnati ciascuno presso una divisione mobilitata. Con successivo decreto 25 febbraio 1860 viene formata una unità che incorpora lo squadrone Guide e 200 uomini provenienti dai reggimenti di cavalleria leggera. La nuova unità assume la denominazione di Reggimento Guide. Con il riordinamento dell’Arma per decreto 10 settembre 1871, prende il nome di 19° Reggimento di Cavalleria (Guide) che muta ancora in:
– Reggimento di Cavalleria “Guide” (19°) il 5 novembre 1876;
– Reggimento Cavalleggeri “Guide” (19°) il 16 dicembre 1897.
Per la guerra 1915-18 il deposito costituisce la 737ª cp. mitraglieri a piedi e nel 1916 il reggimento incorpora, temporaneamente, per il periodo dell’appiedamento, il 3° squadrone dei Cavalleggeri di Lodi. A seguito della riduzione dei reggimenti dell’Arma, sancita dal decreto 21 novembre 1919, le “Guide” incorporano aliquote del reggimento Cavalleggeri di Foggia che ne formano il II gruppo. Con il nuovo ordinamento di cui al decreto 20 aprile 1920, il successivo 20 maggio nel Reggimento “Cavalleggeri Guide” vengono inseriti due squadroni dei Cavalleggeri di Lucca. Nella circostanza è reso depositario delle gloriose tradizioni dei disciolti reggimenti Lancieri di Milano e Cavalleggeri di Lucca, di Roma, di Padova e di Vicenza. Assieme al reggimento Cavalleggeri di Alessandria, nel 1923 concorre alla formazione di un nuovo gruppo di squadroni, fornendo un comando di gruppo ed il 3° squadrone, l’unità è inviata in Cirenaica. E’ la prima unità dell’Arma che adotta, a titolo sperimentale, i carri veloci: il 5 gennaio 1934 il gr. squadroni è trasformato in I gr. c. v. “S. Marco” ed a seguire sono costituiti il 5 aprile il II gr. c. v. “S. Giusto” ed il 26 giugno il III gr. c. v. “S. Martino”. Trasformato nello stesso anno in Reggimento Scuola Carri Veloci conserva il gr. squadroni a cavallo “S. Giorgio”. Nel gennaio 1935 i gr. c. v. passano alle dipendenze delle divisioni celeri ed il reggimento pur tornando alla formazione a cavallo mantiene la funzione di centro addestramento carri veloci: nel solo biennio 1935-36 provvede alla costituzione di 12 squadroni c. v. destinati ai reggimenti di cavalleria (uno per reggimento). Il personale addestrato presso il reggimento destinato a prestare servizio presso le divisioni celeri, per determinazione ministeriale, conserva i colori distintivi delle Guide con la sola variante delle fiamme che sono a due punte anziché a tre; inoltre il fregio sul copricapo prevede il trofeo dei cavalleggeri sostenuto da due mitragliatrici incrociate e nel tondino è applicata la sagoma di un caro veloce. Nell’agosto 1940 i “Cavalleggeri Guide” sono alle dipendenze del Comando Superiore Truppe Albania con il seguente organico: comando, squadrone comando, I e II gr. squadroni,5″ squadrone mitraglieri. Il reggimento è disciolto l’8 settembre 1943 in Albania, assieme alle altre unità del Raggruppamento Unità Celeri nel quale si trova inserito. Alla proclamazione dell’armistizio reparti del deposito reggimentale reagiscono ai tedeschi in Parma, nei giorni 8 e 9 settembre. Il XIV gr. appiedato “Guide”, costituito nel 1940, l’8 settembre 1943 è inquadrato nella 210ª divisione costiera dislocata nella penisola salentina: partecipa alla Guerra di Liberazione divenendo nel 1944 14° reparto salmerie da combattimento “Guide”.
Il 1° aprile 1949 viene formato in Casarsa della Delizia lo Squadrone Cavalleria Blindata “Guide” che dal 25 novembre 1953 è trasformato in Gruppo Squadroni “Cavalleggeri Guide” e tale rimane sino alla ristrutturazione dell’Esercito, a seguito della quale il 1° luglio 1975 prende il nome di 19° Gruppo Squadroni “Cavalleggeri Guide”. Per decreto 12 novembre 1976 gli viene assegnata la Bandiera del disciolto reggimento che ha in temporanea consegna già dal 20 maggio 1965. Nel quadro del riordinamento della Forza Armata, il gruppo squadroni perde la propria autonomia il 4 agosto 1991 ed il giorno successivo dà vita, in fase sperimentale, al 19° Reggimento “Cavalleggeri Guide” la cui ricostituzione viene sancita in data 3 settembre 1992 come Reggimento “Cavalleggeri Guide” (19°) su comando, squadrone comando e servizi, un gr. su tre squadroni; assumendo veste e fisionomia blindata. Nel 1992 l’unità prende parte all’operazione “Vespri Siciliani”, in concorso al mantenimento dell’ordine pubblico in Sicilia, quindi dal dicembre 1992 al giugno 1993 invia in Somalia, nell’ambito della missione umanitaria “Restore Hope” quattro plotoni autoblindo, due pesanti (Centauro) e due leggeri (F’IAT 6616). A dicembre 1995 le Guide furono inviate in Bosnia nell’ambito della forza internazionale IFOR della NATO composta da circa 60 000 militari, rimanendo nei Balcani fino al 2003 e partecipando a tutte le operazioni almeno con uno Squadrone: “Alba” nel 1997 in Albania, “Extraction Force” in Macedonia 1998 e 1999, “Joint Guardian” in Kossovo tra il 1999 e il 2003. Dal 2003 le Guide parteciparono in Iraq all’operazione “Antica Babilonia”, alternando il 1º e il 2º squadrone fino al termine dell’operazione nel 2006. L’intero reggimento è stato inoltre impegnato nell’operazione “Leonte”, nel Libano del sud, alla guida della Task Force “Italbatt” in turni semestrali nel 2008, nel 2010, nel 2014/15 e nel 2018/2019. E’ inquadrato nella Brigata Bersaglieri “Garibaldi”.
Campagne di guerra e fatti d’arme
Seconda d’Indipendenza (1859)
Centro – Meridione (1860-61): 1° e 2° squadrone
Brigantaggio (1864-66): Campania, Capitanata, Sicilia
Terza d’Indipendenza (1866): Oliasi, Campagna rossa, Monzambano, Custoza
Eritrea (1887-88): concorre alla formazione del 1° squadrone Cavalleria Africa e dello squadrone Cacciatori a Cavallo
(1895-97): invia l3 uomini a corpi mobilitati
Libia (1911-12):
– 1912: Gargaresh, Zanzur (8 giu.), Zuara, Regdaline
– 1913: Zerir, Assaba, Nalut
Prima Mondiale (1915-18):
– 1916: Monfalcone
– 1918: Vittorio Veneto: Sacile (ott.-nov.)
Africa Orientale (1935-36): fornisce a reparti vari 39 ufficiali e 603 soldati
Seconda Mondiale (1940-43):
– 1940: fronte greco – albanese: Kastaniani, Kalamas, Birbiles
– 1941: Albania: Scutari, Kodra Luges
– 1942: azioni di controguerriglia in Croazia
– 1943: Albania
Liberazione (1943-45): XIV gruppo appiedato “Guide”
Ricompense allo Stendardo
Al Valor Militare
Ordine Militare d’Italia – 6 ottobre 2020
“Reggimento ad alta connotazione operativa, costantemente impiegato nei maggiori teatri in cui l’Italia è stata chiamata a operare, ha fornito esemplare prova della propria secolare fedeltà a quei principi di generosità e onore propri dell’arma di cavalleria. Affrontando con indomito coraggio e somma perizia le molteplici sfide dettate dal mutevole e imprevedibile scenario geostrategico mondiale. Animate da singolare valore e non comune spirito di sacrificio, le guide, mai fiaccate dalle subdole e violente minacce palesatesi, hanno contribuito a elevare significativamente la sicurezza dei settori loro assegnati conseguendo risultati di particolare rilevanza per la stabilizzazione delle aree di crisi. Esempio di straordinaria espressione di nobili ideali e di assoluta dedizione al servizio che ha conferito prestigio alle forze armate e alla nazione. Somalia, Bosnia-Erzegovina, Albania, Kosovo, Afghanistan, Iraq e Libano, 1993 – 2018”
Medaglia d’Argento – Decreto, 14 giugno 1910
“Per l’ardimento e lo slancio ammirevoli con cui gli squadroni del reggimento, durante la battaglia di Custoza, il 24 giugno 1866, in difficili frangenti cimentandosi eseguirono sul nemico assalti e cariche coronati dal successo, nonostante le gravi perdite subite.”
Medaglia di Bronzo– Decreto 3l ottobre 1920.
“A piedi ed a cavallo si distinse per continue prove di valore e di fermezza. Nella battaglia della riscossa con brillante attacco di alcuni reparti occupava di slancio Sacile, agevolando il passaggio della 4ª Divisione di Cavalleria sul Livenza.” (Monfalcone, 15-16-17 maggio 1916; Sacile, 31 ottobre 1918.)
Medaglia di Bronzo– Decreto 31 dicembre 1947.
“Nel periodo della campagna greca, con ammirevole slancio ed alto spirito di sacrificio, si prodigava in fraterna gara con i fanti in combattimenti contro munite posizioni nemiche. Durante la fase di ripiegamento a Kastaniani in una epica difesa, versando generoso tributo di sangue scriveva una gloriosa pagina della sua storia.” Fronte greco – albanese: Hani – Delvinaki – Kalibaki – Valle Fitoki – Valle Xerios – Kastaniani,28 ottobre – 5 dicembre 1940.
Al Valore dell’ Esercito
Medaglia d’Argento- Decreto 4 gennaio 1978.
“Nelle primissime ore successive al sisma in Friuli del 6 maggio 1976, raggiungeva d’iniziativa alcune località disastrate, lontane dalle principali vie di comunicazione. organizzandovi tempestivi soccorsi e ripristinando i collegamenti con l’impiego di squadre eliportate. Con coraggio e generosità, esponendosi a manifesti rischi di ulteriori sommovimenti, si prodigava incessantemente nell’opera di soccorso alle popolazioni colpite, offrendo loro sostegno morale e materiale con fraterna partecipazione e valido contributo alla ripresa degli indispensabili servizi sociali. (Friuli, 6 maggio 1976 – 30 aprile 1977).